In seguito all’emergenza Coronavirus è stato necessario rivedere i criteri riguardanti il rischio biologico sul luogo di lavoro. La formazione in merito all’epidemia si sviluppa su due livelli: il primo corso si propone come un aggiornamento/integrazione del documento di valutazione dei rischi che offre un approfondimento sul rischio biologico da Coronavirus.
Il secondo riguarda invece la formazione di tutto il personale sul rischio biologico con integrazione relativa al Coronavirus. Il corso fa riferimento al Titolo X del D. Lgs 81/08 e alle nuove direttive emanate nel Decreto Legge 17/03/2020 noto come Decreto Cura Italia.
Argomenti del corso:
- Cenni su biologia batterica e virale;
- Patologie contraibili più comuni;
- Categorie di agenti biologici;
- Sorveglianza sanitaria;
- Le vie di trasmissione degli agenti patogeni;
- Rischio infezioni da HBV e HCV;
- Rischio HIV;
- Rischio da agenti biologici nono classici associati con le TSE;
- Infezione crociata;
- Rischio legionella;
- Parametri e gestione del rischio;
- Prevenzione del rischio biologico;
- Procedimenti di prevenzione e protezione;
- Profilassi;
- Regole di comportamento;
- Impostazione e finalità della Valutazione del Rischio Biologico;
- Coronavirus: caratteristiche biologiche
- Sintomi;
- Fattori di rischio contagio;
- Prevenzione;
- D.p.i.
- Evoluzione della normativa.
Chi effettua la Valutazione del Rischio Biologico?
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro individua due tipi di azienda:
1. Aziende che lavorano con un rischio biologico da valutare obbligatoriamente nel proprio Documento di Valutazione dei Rischi, si tratta di contesti come ospedali, strutture sanitarie, e aziende/stabilimenti in cui si trattano materiali pericolosi.
2. Aziende che non rientravano nell’obbligo della valutazione rischio biologico.
Per il primo tipo di azienda basta un aggiornamento del DVR in base alle ultime direttive del D.P.C.M. 11 marzo 2020 riguardanti il Covid19 e le successive intergazioni.
Per il secondo tipo di aziende si dovrà comunque redarre una documentazione riguardante il rischio Covid19 in modo da limitare ogni rischio di contagio secondo il D.P.C.M. 11 marzo 2020.